di Cesare Damiano

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Quindici anni fa, nel 2002. Il primo di gennaio, nei 12 Paesi dell’Unione Economica Monetaria, entra in circolazione legale l’Euro, con le sue nuove monete e banconote. Il giorno dopo, l’Argentina va in default: i suoi titoli di Stato sono diventati spazzatura. Nello stesso mese, la prigione nella base Usa di Guantanamo, a Cuba, riceve i primi prigionieri islamisti provenienti dall’Afghanistan dove, intanto, alla base aerea di Bagram, giunge il primo contingente di militari italiani. A Tokyo, 60 Paesi partecipano alla Conferenza di ricostruzione di quel paese, invaso in seguito all’attacco terroristico dell’11 settembre 2001. A febbraio, a Porto Alegre, in Brasile, si svolge il secondo Social Forum Mondiale. L’ex presidente jugoslavo Slobodan Milošević compare davanti a una corte di giustizia internazionale, mentre l’indice Dow Jones della Borsa di New York torna sopra i 10.000 punti. Sempre in febbraio, si apre la Convenzione europea per la riforma delle istituzioni dell’Unione. In marzo, oltre 50 persone perdono la vita nel naufragio di una nave di clandestini al largo di Lampedusa. Il 19 di quel mese, a Bologna, le nuove Brigate Rosse uccidono Marco Biagi. Il 23, un oceano di folla, forse tre milioni di persone, dà vita, a Roma, a una manifestazione nazionale, indetta dalla Cgil, contro la riforma dell’Articolo 18 progettata dal Governo Berlusconi. In aprile, il boss mafioso Gaetano Badalamenti viene condannato per l’assassinio di Peppino Impastato; il primo ministro francese, Lionel Jospin, leader del Partito Socialista, non passa il primo turno delle elezioni presidenziali. In maggio, i presidenti della Federazione Russa,Vladimir Putin, e degli Usa, George W. Bush, firmano al Cremlino un trattato sulla riduzione degli arsenali nucleari strategici. In giugno, a Roma, il secondo vertice mondiale dell’alimentazione vede sottoscrivere l’impegno a dimezzare, entro il 2015, da 800 a 400 milioni di persone, il numero di coloro che soffrono la fame nel mondo. Il 27 di quel mese, Canada e Russia entrano a far parte del G8. Il 30 luglio, in Usa, a causa degli scandali finanziari Enron e Worldcom, il presidente Bush firma una legge contro i manager disonesti. È il 4 settembre, quando si conclude il vertice Onu di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile e per l’adesione dei principali paesi del mondo al Protocollo di Kyōto (redatto nel 1997). Il 9 ottobre, la Fiat presenta ai sindacati un piano che prevede la richiesta dello stato di crisi e la cassa integrazione a zero ore per un anno o la mobilità per 8.100 lavoratori; pochi giorni dopo, la General Motors azzera il valore della sua partecipazione in Fiat Auto. Il 27, Luiz Inácio Lula da Silva, candidato del Partito dei Lavoratori, diventa Presidente del Brasile con il 61% dei voti. Il 3 novembre, invece, Recep Tayyip Erdogan, alla guida del partito islamista Akp, ottiene la vittoria alle elezioni generali con la maggioranza parlamentare assoluta.
Quell’anno, in quel panorama politico e sociale, nasce una rivista che si chiama “LavoroWelfare”. Ed è interessante vedere come la dinamica della storia abbia lasciato aperte tutte le questioni intorno a cui si era riunita la redazione di quella testata: gli effetti catastrofici – sul piano economico, sociale e politico – dell’ultraliberismo, del capitalismo finanziarizzato, della globalizzazione. Le scelte necessarie a rinvigorire il Lavoro e lo Stato Sociale. I problemi che già allora si manifestavano, sono ancora qui, più che mai acuti. E, dunque, sono qui le ragioni di questa nostra attività.
Nel 2008, dalla radice della rivista, nacque l’Associazione Lavoro&Welfare. Siamo diventati, negli anni, un laboratorio di studio, analisi e proposta. Abbiamo dato vita ad attività di formazione e dibattito. E continueremo a farlo a partire dalla Summer School 2017 che si terrà dal 22 al 24 settembre a Cesenatico.
Tra le cose che più sono cambiate, in questo lasso di tempo, ci sono senz’altro i media. E per ragioni facili da immaginare anche “LavoroWelfare” imbocca, da oggi, integralmente, la strada del digitale, a partire da questo rinnovato sito web che prosegue l’informazione sull’attività dell’Associazione e sostituisce la rivista cartacea. Continuiamo il nostro lavoro, convinti che sia oggi, più che mai, necessario.

 

Cesare Damiano

Cesare Damiano

è presidente dell'Associazione Lavoro&Welfare

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