Analisi

di Giovanni Battafarano

È indispensabile che l’impostazione corretta della Vertenza Ilva sia avviata da subito e messa al riparo da qualsiasi cambiamento politico del prossimo futuro

È questo il punto cui si trovano Governo, Regione, Comune a proposito della vicenda Ilva. Non è il momento dello scontro frontale e della difesa acritica del proprio punto di vista. Bene ha fatto il Ministro Calenda a effettuare questo passaggio non programmato a Taranto per riprendere il filo del dialogo con il Sindaco Melucci. Naturalmente, sarebbe sciocco pensare che all’improvviso i problemi si avviino a conclusione. Occorre costituire e far funzionare da subito il Tavolo per Taranto. Non è un problema di buone maniere, ma di sostanza. Regione, Comune, sindacati hanno avanzato utili osservazioni, che possono essere recepite sia per migliorare il Piano industriale sia per accelerare le misure di carattere ambientale e sanitario. Allo stesso tempo non si possono affidare decisioni cruciali ai tempi della magistratura. Il ricorso al Tar può essere un momento tattico, non un obiettivo strategico.

 

Il Tavolo per Taranto può liberare il confronto da pregiudiziali o fatti compiuti. Inviterei a non sottovalutare il fattore tempo. Avverto in giro un clima di sfiducia e di scarsa credibilità della politica. Sono passati oltre cinque anni dall’esplodere della vicenda giudiziaria, che fece rimbalzare l’Ilva all’attenzione della ribalta nazionale. Ci sono stati tanti decreti e tante decisioni, ma i cittadini non hanno ancora l’impressione di una svolta in direzione del risanamento e del rilancio dell’Ilva. L’avvio dei lavori di copertura dei Parchi minerali e la costituzione del Tavolo per Taranto al Mise possono segnare tale svolta.

Tra qualche settimana comincerà la campagna elettorale per le elezioni politiche di marzo. Il clima elettorale non agevola la soluzione di vicende complesse come quella dell’Ilva. Inoltre c’è da tener presente che, dopo le elezioni, non è detto che ci sia un nuovo Governo più sensibile al tema del risanamento ambientale dell’Ilva. Anzi potrebbe determinarsi il contrario. Perciò è indispensabile che l’impostazione corretta della Vertenza sia avviata da subito e messa al riparo da qualsiasi cambiamento politico del prossimo futuro. Se si imbocca la strada giusta, Taranto, nel giro di qualche anno, può tornare a svolgere un ruolo importante sulla scena meridionale e nazionale. Se così non dovesse essere, nessuno degli attori politici e sociali potrebbe sottrarsi al fallimento.

[Questo articolo è stato pubblicato la prima volta nell’edizione di Taranto della Gazzetta del Mezzogiorno il 7 dicembre]

Giovanni Battafarano

Giovanni Battafarano

è segretario generale di Lavoro&Welfare. È stato sindaco di Taranto e parlamentare.

Share This