Normativa · Salute e sicurezza

di Cesare Damiano e Antonio Montagnino

A oggi, alcune parti di quella normativa, che prevedeva l’emanazione di appositi decreti, risultano ancora mancanti o incomplete

La tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro è una tra le più alte espressioni di civiltà di un Paese moderno perché ne certifica il grado di avanzamento civile, sociale, economico e morale. Non è l’insieme di questioni tecniche da risolvere, costi da sostenere, regole da rispettare o sanzioni da applicare. La sicurezza sul lavoro e la tutela della salute rappresentano un valore più alto e inestimabile che deve essere patrimonio della coscienza collettiva.
Siamo partiti da qui, nel lontano 2007, perché volevamo affermare il valore umano, etico e sociale del lavoro. Perché volevamo affrontare, con il Governo Prodi, norme obsolete: alcune da cancellare, altre da semplificare e innovare. Siamo partiti da qui nel tentativo di aiutare, attraverso una riforma normativa e azioni mirate, la formazione di una coscienza collettiva di rispetto della vita e della dignità del lavoro, oltre che di conoscenza dei problemi della sicurezza e della salute dei lavoratori, troppo spesso posposti alla logica del profitto e dello sfruttamento. Abbiamo lavorato, per la prima volta insieme su questo tema, Ministero del Lavoro e Ministero della Salute attraverso il metodo del confronto istituzionale, con le Regioni e le parti sociali, certi che solo in questo modo sarebbe stato possibile attuare riforme condivise e quindi efficaci. Non è stato semplice ma alla fine ci siamo riusciti. Con la convergenza di tutte le forze politiche e il costante sostegno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e con una accelerazione decisiva dopo l’incidente alla Thyssen Krupp di Torino.
Grazie a tale impegno esattamente 10 anni fa, il 9 aprile 2008, veniva emanato il Testo Unico per il contrasto agli incidenti e alle morti sul lavoro che si attendeva da 30 anni, il cosiddetto Decreto 81. I capisaldi di questo complesso normativo sono la Prevenzione, i Controlli, la Formazione, l’Informazione, il Sostegno alle piccole e medie imprese, gli Incentivi alle imprese virtuose.
Con il Testo Unico si estende il campo di applicazione, a tutti i settori di attività e a tutte le tipologie di rischio, a tutti i lavoratori e le lavoratrici, autonomi e subordinati. Si realizza inoltre l’uniformità della tutela su tutto il territorio nazionale.
Gli interventi normativi successivi prodotti dal Governo Berlusconi non hanno destrutturato l’impianto ma hanno introdotto modifiche in alcuni casi peggiorative, mentre i successivi Governi hanno da un lato introdotto elementi di ulteriore semplificazione, che in alcuni casi hanno destato qualche preoccupazione di abbassamento delle tutele, ma, dall’altro, attuato interventi positivi, carenti tuttavia di una strategia complessiva.
Oggi, dieci anni dopo, ciò che occorre fare è innanzitutto dare completa attuazione al Decreto Legislativo 81. A oggi, infatti, alcune parti di tale normativa, che prevedeva l’emanazione di appositi decreti, risultano ancora mancanti o incomplete. Tra le norme inattuate sono di fondamentale importanza il completamento del sistema di qualificazione delle imprese e un rafforzamento nei controlli per i quali va realizzato anche un più efficace coordinamento.
In questi primi mesi del 2018 gli incidenti sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e proprio in questi ultimi giorni abbiamo purtroppo assistito a numerosi gravi incidenti mortali. Non si può continuare a morire di lavoro. Il tributo di sangue pagato dai lavoratori deve cessare.
È indispensabile ritornare a porre al centro dell’agenda politica il tema della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, partendo dalla convinzione che non rappresenta un costo ma un investimento.
È indispensabile che il prossimo Governo, a prescindere dal colore politico, si impegni a porre questo tema tra le priorità concrete. Occorre un forte impegno per ricreare una consapevolezza diffusa e una coscienza collettiva, a partire dalla formazione nelle scuole.
C’è ancora tanto da lavorare, sapendo che gli incidenti sul lavoro raramente derivano da casualità e si riesce a prevenirli efficacemente con interventi adeguati solo attraverso una positiva sinergia tra lavoratori, datori di lavoro, istituzioni ed enti.
Continuiamo a lavorare insieme, con la convinzione che, soprattutto in un periodo di crisi, le tutele vanno rafforzate e non dismesse.

Cesare Damiano, ex Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Antonio Montagnino, ex Sottosegretario al Lavoro e alla Previdenza Sociale

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