(e)labora · Summer School 2016
di Cesare Damiano e Giovanni Battafarano
La Summer School e i grandi temi dell’agenda politica
La Summer School incubatrice di buone idee! Non superficiale vanteria, ma un dato di fatto. A Rimini, lo scorso luglio abbiamo dialogato con il ministro Poletti e il sottosegretario Nannicini su lavoro e pensioni. In particolare, su quest’ultimo tema abbiamo affrontato temi come la flessibilità in uscita, la questione dei lavoratori precoci, dei lavori usuranti, della ricongiunzione non onerosa, dell’ottava e ultima salvaguardia, delle pensioni basse da sostenere, riscontrando una notevole convergenza di discussione. Gli stessi temi si sono ritrovati al tavolo di confronto tra governo e sindacati e riportati nel verbale sottoscritto. Ha fatto bene il governo ad accantonare la sua ritrosia alla discussione con il sindacato. Non si tratta di riprendere il vecchio rito della concertazione, tuttavia un confronto agile sui contenuti con le forze sociali consolida l’azione di governo, non la indebolisce. Ci è parso giusto perciò dedicare il numero 27 di LavoroWelfare ad una sintesi dei contenuti della nostra scuola estiva per la loro attualità.
Non poteva mancare una riflessione su dove va l’Europa dopo la Brexit: quali ripercussioni economico-sociali e quali conseguenze politiche per il nobile progetto dei padri fondatori di un’Europa più unita e solidale a cospetto delle tante criticità di oggi? Siamo in una stagione in cui sempre più la politica internazionale influenza i fatti di casa nostra. La diffusione di idee populiste o xenofobe o nazionalistiche crea un contagio a cui le forze riformiste devono rispondere con un disegno di cambiamento e di rafforzamento del profilo sociale: un’Agenda sociale per l’Europa.
A Rimini abbiamo fatto il punto anche sulla fabbrica 4.0 e sul cruciale dilemma: l’innovazione, indispensabile nella competizione globale, crea nuovi posti di lavoro, ma ne cancella tanti altri. Quale il bilancio dal punto di vista dell’occupazione? Anche in questo caso, può funzionare un Piano Industria 4.0 senza un’Agenda sociale per l’Italia?
La Summer School si è confermata ancora una volta una straordinaria occasione per rafforzare i rapporti umani, per arricchire il gioco di squadra, come traspare dalle riflessioni delle amiche e degli amici che hanno lavorato per la Summer nell’organizzazione, nella comunicazione, nell’accoglienza.
Si va quindi consolidando la nostra esperienza della scuola di formazione. Abbiamo tenuto le edizioni di Boves, Velletri, Sangemini, Rimini, oltre quella invernale di Torino. Ogni edizione rappresenta un passo avanti rispetto alla precedente e la Summer di Rimini ha proseguito il cammino di crescita avviato lo scorso anno a Sangemini. I vari moduli, tutti di livello elevato, sono stati seguiti con interesse e i relatori hanno espresso gradimento per la qualità dell’iniziativa. Nonostante la partenza in ritardo per l’impegno nelle elezioni amministrative, l’organizzazione, la comunicazione e la gestione finanziaria sono stati eccellenti.
C’è un aspetto su cui è utile riflettere e discutere. Abbiamo avuto 133 iscritti, lo stesso numero dell’anno scorso. La partecipazione in sala, come di consueto, ha oscillato tra le punte massime, specie la domenica mattina, e un calo in altri momenti. Il punto da discutere è se la taglia raggiunta sia quella ottimale per una scuola di formazione o se non sia utile proporsi una crescita adeguata per aumentare la partecipazione. In ogni caso, intendiamo partire presto con l’organizzazione della Summer School 2017, per la quale si registra la candidatura delle Marche tra San Benedetto e Ascoli Piceno. Prevediamo la Summer per luglio 2017, con l’obiettivo di elaborare buone idee per un lavoro di qualità, per un welfare inclusivo, per la pensione dei giovani: può sembrare un problema lontano, ma è meglio pensarci in tempo e individuare corrette linee di intervento.
Cesare Damiano
è presidente dell'Associazione Lavoro&Welfare
Giovanni Battafarano
è segretario generale dell'Associazione Lavoro&Welfare