(e)labora · Summer School 2016

di Federica D’Errico Mattia Gabriele

L’importanza dei social media nella nostra Summer School

L’impatto dei Social Network sulla società, negli ultimi anni, ha assunto una rilevanza tale da essere in molti casi origine di movimenti e opinioni. La facilità di accesso e di scambio delle informazioni sono un vettore che ha dato a diverse associazioni una vetrina per promuovere le proprie iniziative.

Sin dal 2012, con la prima Summer School a Boves, Lavoro&Welfare ha puntato sulla comunicazione on-line per rendere accessibili i contenuti e gli spunti di dibattito, nati in quel primo “embrione” di (e)Labora, al grande pubblico.

Con il passare del tempo, e il diffondersi sempre più capillare dell’uso dei social network da parte di un pubblico più maturo e politicamente e socialmente impegnato, il ruolo di chi ha avuto il compito di portare on-line e diffondere l’evento a velocità sempre crescenti e con tempi sempre più ristretti è diventato davvero fondamentale.

I dati che abbiamo osservato, con gli strumenti di analisi di cui sono dotati questi portali, ci danno la misura dell’attività svolta in quei giorni e, per farlo in maniera ordinata, iniziamo proprio da Facebook che è stato il principale strumento di diffusione delle nostre attività.

Facebook

La nostra pagina “Lavoro&Welfare” oggi conta circa 1500 fan naturali, guadagnati nel tempo. Essi sono frutto dell’attività periodica che viene svolta sulla pagina e, tra questi, circa un centinaio hanno messo il “Mi piace” durante quel weekend. Numeri che possono sembrare piccoli rispetto al grande mare di Facebook ma, rapportate alla dimensione di Lavoro&Welfare si traduce nell’aver convinto, in quei giorni, cento persone in più della bontà delle nostre idee e delle nostre iniziative. Un mestiere difficile non trattandosi di tematiche semplici ed intervenendo comunque su un network “generalista” in cui la maggior parte del pubblico presente è “fuori” target.

Detto questo, i nostri 1500 fan hanno fatto da volano alle nostre attività ricondividendo e commentando gli aggiornamenti che costantemente, abbiamo postato sulla pagina.

Nei giorni intorno al nostro evento, le attività veicolate dalla pagina hanno toccato oltre 25mila persone diverse, collegate a Lavoro&Welfare grazie ai fan e alla loro rete di contatti: un numero 400 volte maggiore rispetto alle persone iscritte e convenute a Rimini per seguire l’evento dal vivo. Una dimensione che va unita alle oltre 39mila persone che hanno visto il video, pubblicato nei giorni successivi, tratto dall’edizione regionale del TGR che parlava della Summer School e dell’intervento di Giuliano Poletti e Susanna Camusso.

L’importanza della comunicazione per immagini ci viene poi dall’enorme numero di persone, oltre 6mila, che hanno visualizzato e condiviso le foto pubblicate “quasi” in tempo reale, durante l’evento e raccolte in album tematici.

Una piccola menzione, infine, la meritano le dirette Facebook nate – come servizio aggiuntivo del social network – proprio in quei giorni e che hanno debuttato nella nostra comunicazione quasi per “gioco”. Numeri piccoli ma che si aggiungono al già grande successo dell’attività appena descritta: oltre 1691 visualizzazioni con picchi di 40 utenti on-line nello stesso istante e oltre 1850 visualizzazioni del video “non in diretta” sfruttando la disponibilità del video dopo la registrazione.

Twitter

Anche per l’ultima edizione della nostra Summer School a Rimini, come già citato precedentemente, abbiamo scelto di presenziare in modo intenso sui social media; i tre giorni di formazione sono stati narrati oltre che su Facebook anche su Twitter attraverso una pratica molto utilizzata durante gli eventi di questo tipo: il live twitting ovvero il racconto in tempo reale su Twitter. Se tramite Facebook si mira al raggiungimento di un pubblico più eterogeneo, Twitter consente di rivolgersi agli “addetti ai lavori”. L’account ufficiale di Lavoro Welfare, @LavoroWelfare, attivo da novembre 2011, presenta attualmente 1502 follower (dato aggiornato al 26/09/2016).

La formazione firmata Lavoro Welfare è un momento importante di confronto, scambio e arricchimento; in queste occasioni essere attivi online è fondamentale poiché rende possibile il raggiungimento di pubblici geograficamente distanti, dando loro la possibilità di interagire e di prendere parte all’iniziativa. Le ultime edizioni delle nostre formazioni non hanno mai trascurato l’importanza dei social media, l’associazione pone da sempre attenzione alla comunicazione, adattandosi alle sue continue evoluzioni.

La Summer School di Lavoro Welfare, oltre ad essere stata raccontata online in diretta, è stata preannunciata e anticipata nelle settimane precedenti svelando sui canali social il programma e gli ospiti, presentati tramite card con un bellissimo impatto visivo. Il racconto della nostra formazione è iniziato infatti sui social media ben prima dei tre giorni dell’appuntamento riminese. Il lavoro svolto online non è stato improvvisato, ma è stato frutto della stesura di un piano editoriale scelto con accuratezza e di una progettazione attenta.

L’hashtag che ha etichettato i nostri contenuti sui social media è stato quello che ci accompagna dalle scorse edizioni: #formazioneLW. La scelta di utilizzare il medesimo hashtag nasce dalla volontà di dare una continuità e un segno di riconoscimento con le ultime edizioni dei nostri momenti di formazione.

In tre giorni si sono realizzati oltre 60 Tweet dall’account ufficiale di Lavoro Welfare che hanno generato 197 retweet e 173 “Mi piace”, con un picco di engagement nella giornata di sabato 16 luglio (dati tratti da Twitter Analytics). Nella giornata del 16 luglio Cesare Damiano è entrato nella top ten dei “politici più social delle ultime 24 ore con l’hashtag #formazioneLW, #Rimini16 e #turismo” (Fonte: pokedem.it).

Interessante anche l’interazione da parte del pubblico che ha preso parte alla formazione, non soltanto tramite retweet e “Mi piace” ma producendo contenuti propri. Così come gli stessi ospiti hanno contribuito in modo intenso alla produzione di contenuti su Twitter.

Il live twitting ha cercato di raccontare in modo preciso ma sintetico, come richiede Twitter, i panel della Summer School arricchendo i tweet con immagini e dando rilevanza all’aspetto visuale e non solo testuale della nostra formazione.

La diretta su Twitter, oltre a rendere possibile la partecipazione a chi non è fisicamente presente all’iniziativa o a chi non può seguirla in quel preciso momento, consente di costruire uno storytelling, ovvero una narrazione, che ripercorre l’evento dall’inizio alla fine.

I social media sono eccezionali moltiplicatori di informazione e conoscenza e, forte di questa consapevolezza, sono uno strumento a cui la nostra associazione non sa rinunciare.

Federica D’Errico

è esperta di Social Media e Comunicazione Web

Mattia Gabriele

è esperto di Social Media e Comunicazione Web

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